Descrizione

Abbattere alberi

La conservazione, la valorizzazione e la diffusione delle specie vegetali, sia sulla proprietà pubblica sia su quella privata, sono importanti fattori di qualità ambientale.

Non esiste una legge nazionale per la tutela degli alberi (ad eccezione di quelli monumentali), ma esistono dei Regolamenti comunali del verde o delle ordinanze sindacali che regolano il loro abbattimento in aree pubbliche e aree private.

L'abbattimento di alberi non è sempre possibile, anche se si trovano in una proprietà privata, infatti la Sentenza della Corte di Cassazione 04/05/2005, n. 24396 ha affermato che i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto - seppur presenti in un giardino condominiale - appaiono "irreversibili" non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini

Tutte le operazioni di potatura e taglio degli alberi devono essere effettuate a spese e a cura dei proprietari.

In Comune di Vergiate …

L'abbattimento di alberi d’alto fusto, salvo gli esemplari morti, è sempre subordinato ad autorizzazione specifica e va comunque risarcito con la messa a dimora di nuove essenze autoctone secondo le prescrizioni contenute nel provvedimento autorizzativo comunale, in numero pari o superiore, da collocare al loro posto o nelle immediate prossimità, sempre all'interno del medesimo lotto. Qualora le nuove piante non attecchissero, si dovrà provvedere a sostituirle finché l'intervento non avrà successo a cura e spese di chi lo deve garantire.

In tutto il territorio comunale per il taglio di alberi senza sostituzione, ferma la competenza del Parco del Ticino per gli ambiti esterni al perimetro di iniziativa comunale, è necessaria l’autorizzazione paesaggistica ai sensi del Decreto legislativo 22/01/2004, n. 42.

Per interventi che possano arrecare pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione ai sensi degli articoli 36 e 80 delle norme di attuazione del Piano delle Regole che accede al vigente piano di governo del territorio comunale (PGT), la documentazione a corredo della domanda di abbattimento deve contenere una relazione a firma di un professionista dottore agronomo o forestale (perito agrario o agrotecnico), iscritti ai rispettivi albi o ordini professionali.

In caso di interventi su aree classificabili a bosco, il taglio è soggetto a denuncia di taglio bosco, mediante procedura informatizzata realizzata dalla regione Lombardia.

In caso di sradicamento. per il cambio di destinazione d’uso, dovranno essere preventivamente acquisite le autorizzazioni paesistica e forestale, ai sensi del Decreto legislativo 22/01/2004, n.42, della Legge regionale 11/03/2005, n. 12 e della Legge regionale 05/12/2008, n. 31 rilasciate dal Parco del Ticino, a fronte di adeguati interventi di mitigazione e compensazione ambientale ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale 02/08/2001, n. 7/5983 e della Deliberazione della Giunta regionale 21/09/2005, n. 8/675.

Approfondimenti

La malattia nota come “cancro colorato del platano” è causata dal fungo ascomicete Ceratocystis fimbriata f. sp. platani e ha come ospiti unicamente piante appartenenti al genere Platanus. Tale microrganismo può diffondersi da una pianta infetta ad altre sane penetrando, mediante le spore, all’interno dei tessuti vegetali attraverso ferite o con il micelio.

Regione Lombardia ha suddiviso il territorio regionale in tre tipologie di zone:

  • zone indenni: aree dove la malattia non è mai stata riscontrata o, in caso di sua presenza nel passato, la stessa è da considerarsi eradicata;
  • zone focolaio: aree dove la presenza di cancro colorato è stata accertata ufficialmente dal SFR e dove si ritiene tecnicamente possibile prevederne l’eradicazione;
  • zone di contenimento: area in cui la presenza della malattia è diffusa in maniera tale da non poterne prevedere più l’eradicazione.

Gli interventi sulle piante nelle diverse zone devono sempre essere comunicati all'ERSAF Lombardia (Servizio Fitosanitario Regionale) che, per le zone focolaio e le zone di contenimento rilascia l'autorizzazione.

Per ulteriori informazioni e per gli approfondimenti normativi consulta il sito di Regione Lombardia.